“Le partite non si vincono solo perché si ha una squadra costosa”
JOHANN CRUIJFF

E se lo disse uno come lui, già ai tempi in cui l’economia aveva un peso minore sul mondo calcistico, si vede che questa frase forse forse ha un fondo di verità. Ogni società sportiva, prima di diventare nota e affermata, deve compiere un “ciclo” dettagliato:
- Raggiungere la stabilità economica e garantire all’allenatore una rosa al pari delle altre.
- Conquistare i primi risultati positivi per aumentare gli incassi e le entrate.
- Cercare, attraverso i soldi guadagnati, il cosiddetto “surplus” tecnico, ovvero aumentare il livello acquistando nuovi giocatori sul mercato.
- Espandere lo stadio e i propri “stores”, rendendo dunque famoso il proprio brand anche all’estero.
Ma il calcio non è come la matematica, non c’è una formula corretta e, ovviamente, non si vince “sulla carta”, ma in campo. Perché ad esempio squadre come Psg e City, due superpotenze economiche, non hanno mai vinto un trofeo a livello europeo? Se avete avuto la pazienza di leggere fino a qui, cari lettori, continuate a farlo, voi si che siete dei veri amanti di questo sport!
Il problema di questi due club risiede principalmente nell’aver puntato solo su campioni già conosciuti e dal palmares colmo di trofei, dimenticandosi del fattore numero uno di ogni sport: la fame; se poi a questa aggiungiamo anche la mancanza di spirito di squadra, a cui vengono troppo spesso anteposti i record personali o gli interessi economici, abbiamo allora la risposta al tanto discusso dilemma!

Nelle ultime due stagioni molti tifosi inglesi e parigini non hanno potuto vedere le partite della loro squadra del cuore, perché i posti sono stati occupati da pseudo-tifosi, da famiglie benestanti o da ospiti d’onore, che fanno tutto tranne che tifare!
Immaginate di essere un tifoso parigino: voi andreste allo stadio se il costo del biglietto fosse di 200/300 euro, quando i tifosi del Lens, dietro di una sola posizione, ne pagano 40? Proprio voi che avete sostenuto quei colori da quando eravate bambini, cosa che ora non potrete più fare…
Da sempre in questo sport hanno vinto squadre miste, con rose costituite da giovani vogliosi, stakanovisti affidabili e qualche campione di livello internazionale, sostenute da un pubblico partecipe e caloroso, il tutto condito da notevole attaccamento alla maglia di mister e giocatori. Ma, se anche solo un fattore di questi viene a mancare, allora i risultati desiderati tardano ad arrivare e resta un triste velo di superficialità e attaccamento all’ingaggio, cosa che i procuratori conoscono molto bene!
Proprio per questo si necessita al più presto di un tetto agli stipendi e, soprattutto, un taglio alle commissioni di manager e procuratori; e chissà che una scommessa come il Lens non possa ripercorrere le orme della favola del Leicester di Ranieri…
